Redazione
28 Ottobre 2025
Logistica, Trend

10 fatti che raccontano l’eCommerce in Italia nel 2025

L’eCommerce italiano non è più “emergente”: è maturo, internazionale e mobile-first. 

A dirlo non è un’opinione, ma i dati raccolti da Landmark Global nel Country Factsheet Italy 2025 e pubblicati a fine settembre 2025.

In questo pezzo mettiamo in fila i fatti – con percentuali, ordini di grandezza e comportamenti d’acquisto – e li traduciamo in chiavi di lettura per chi vende online in Italia. Iniziamo! 

Il mercato eCommerce italiano in una cifra: €85,4 miliardi

Il valore dell’eCommerce in Italia è pari a €85,4 miliardi nel 2025. È la fotografia più nitida dello stato di salute del settore: un mercato ormai solido e in espansione che consolida anni di crescita e porta l’Italia tra i mercati più interessanti d’Europa per scala e potenziale.

Gli acquirenti online italiani sono 25 milioni, con una spesa media annua di €2.500. Un dato che fotografa un consumatore ormai maturo e abituato ad acquistare sul web.

Ma veniamo ai fatti: quali sono i trend che definiscono davvero il mercato italiano nel 2025?

I trend del mercato eCommerce italiano nel 2025

Fatto #1: l’Italia compra (anche) oltreconfine

Quasi 4 acquisti su 10 hanno una dimensione internazionale, pari al 39% del totale eCommerce. È una cifra che spiega due cose: la fame di varietà – sia in termini di brand che di assortimento – e la sensibilità alla qualità dei servizi offerti (prezzi, dazi, modalità di consegna). 

Per i merchant italiani significa concorrenza globale dentro ogni carrello. Per i brand esteri, l’Italia è un mercato aperto con un utente abituato a varcare i confini digitali. 

Fatto #2: gli italiani diversificano le destinazioni degli acquisti cross-border

La Cina resta la destinazione n.1 degli acquisti cross-border, ma la mappa si fa più equilibrata: Germania (27%) e Regno Unito (20%) arretrano leggermente, Francia (20%), Spagna (18%) e Stati Uniti (18%) avanzano. 

Tra le sorprese spicca la Svizzera, segnale di un consumatore sempre più aperto a soluzioni vicine e alternative. Il risultato è un portafoglio di Paesi più diversificato, con meno concentrazione e più possibilità regionali.

Fatto #3: la moda guida gli acquisti, ma il paniere si allarga

Nelle scelte cross-border, abbigliamento e calzature rappresentano la categoria più acquistata, con il 35% delle preferenze. Seguono l’elettronica di consumo (24%) e i prodotti per la casa e il giardino (21%). In crescita anche sport e tempo libero (15%), giocattoli (9%) e personal care & beauty (10%). 

Il paniere si fa così più vario rispetto agli anni passati e il primato della moda lascia spazio a un mix sempre più bilanciato tra interessi lifestyle e tech.

Fatto #4: gli italiani comprano online per velocità e semplicità  

Le leve che spingono all’acquisto cross-border nel 2024/2025 sono chiarissime:

  • Velocità di consegna: 36%
  • Facilità di trovare i prodotti: 34%
  • Più scelta di prodotti/brand: 33%
  • Affidabilità della consegna: 31%
  • Prezzo basso: 27%

Il quadro è inequivocabile: la convenienza rimane importante, ma a guidare le scelte sono soprattutto la certezza di una consegna veloce e la comodità di un’esperienza d’acquisto senza frizioni.

Fatto #5: gli italiani spendono di più

Gli acquisti dal valore più basso stanno perdendo peso: le transazioni sotto i €25 calano progressivamente, mentre cresce la quota di chi spende di più. 

Oggi quasi un ordine su due (49%) supera i €50, un dato che segnala fiducia crescente e maturità del consumatore online. 

La dinamica è chiara: quando i sistemi di pagamento funzionano senza intoppi, il tracking è trasparente e i resi risultano semplici, gli utenti si sentono più sicuri e alzano il valore del carrello. 

La distribuzione complessiva parla da sola: 5% sotto i €10, 20% tra €10 e €24, 26% tra €25 e €49, e 49% oltre i €50.

Fatto #6: lo smartphone domina lo shopping online con il 47% degli acquisti

Se serviva una conferma definitiva, è arrivata: quasi la metà degli acquisti cross-border (47%) avviene da smartphone. Seguono a distanza il laptop (27%), il desktop (20%) e il tablet (6%), ormai marginale. 

Questo significa che l’esperienza mobile non è più un optional. Interfacce intuitive, pagamenti rapidi e un check-out snello rappresentano oggi il cuore dell’ecommerce. Chi non ottimizza per mobile rischia di perdere quasi un cliente su due, in un mercato in cui la frizione digitale può tradursi in abbandono immediato del carrello.

Fatto #7: i pacchi italiani restano leggeri, ma cresce la fascia media di peso

Il trend relativo al peso dei pacchi si conferma stabile, ma con una netta prevalenza della fascia 0,6–2 kg che da sola rappresenta quasi la metà delle spedizioni (49%). 

Seguono i colli più leggeri, sotto i 0,5 kg (37%), che però continuano a ridursi rispetto agli anni precedenti. Le spedizioni di dimensioni intermedie, tra 2,1 e 5 kg, pesano per il 10%, mentre i pacchi più voluminosi, oltre i 5 kg, si fermano al 4%.

Questo quadro suggerisce che l’eCommerce italiano si muove soprattutto su ordini di peso medio-leggero, che richiedono una logistica ottimizzata proprio in quella fascia. 

La sfida non è soltanto trasportare pacchi più leggeri, ma garantire un’efficienza capillare dell’ultimo miglio, dove la rapidità e la puntualità fanno la differenza nella customer experience.

Fatto #8: la consegna a domicilio domina, ma crescono Locker e Punti di Ritiro

L’home delivery rimane la scelta più diffusa in Italia (41%), ma il panorama delle preferenze logistiche dei consumatori sta cambiando rapidamente. 

Crescono infatti le soluzioni di Out of Home delivery che offrono maggiore autonomia e flessibilità: il 37% sceglie il ritiro presso un punto postale, il 30% opta per un parcel Locker, mentre il 29% preferisce la consegna nella cassetta delle lettere o in un luogo sicuro a casa. 

Questi numeri raccontano che il consumatore italiano non vuole più solo ricevere il pacco a domicilio, ma desidera decidere come e quando ritirarlo, scegliendo l’opzione più comoda a seconda delle proprie abitudini quotidiane.

Questa trasformazione non è solo un dettaglio logistico, ma una vera disruption del customer journey: se fino a qualche anno fa la “consegna veloce” era la promessa più forte, oggi l’elemento differenziante è la consegna comoda. 

Per retailer e brand, inoltre, integrare modalità di consegna Out of Home significa non solo assecondare una preferenza crescente, ma anche ridurre i rischi di mancata consegna e i relativi costi, abbassare il tasso di reso legato e migliorare la customer satisfaction.

È qui che entra in gioco GEL Proximity. Con una rete capillare di oltre 500.000 Punti di Ritiro e Locker e integrazioni digitali semplici da attivare sugli eCommerce, le nostre soluzioni rispondono a consumatori sempre più attenti a sostenibilità, comodità e trasparenza, offrendo un’esperienza di consegna realmente flessibile e in linea con le nuove abitudini d’acquisto.

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Fatto #9: la sostenibilità guida le scelte dei consumatori

La sostenibilità non è più un tema di comunicazione, ma un criterio concreto nelle decisioni d’acquisto.

  • Il 69% dei consumatori dichiara di riciclare sempre il packaging ricevuto
  • Il 61% preferisce che i retailer utilizzino materiali riciclabili
  • Il 62% è disposto ad accettare consegne più lente pur di ridurre l’impatto ambientale
  • Il 59% disapprova l’overpackaging

Il “green” diventa quindi comportamento quotidiano, non solo uno slogan pubblicitario. Packaging, tempi di consegna e processi logistici sono ormai sotto la lente del consumatore che premia i brand capaci di coniugare efficienza e responsabilità ambientale.

Fatto #10: la trasparenza viene prima di tutto 

Quando si parla di eCommerce, per i consumatori italiani la parola chiave è chiarezza. Prima ancora del prezzo o della velocità, ciò che conta davvero è sapere quanto costerà la consegna, come funzionerà il reso e quali opzioni di spedizione saranno disponibili.

  • Il 62% vuole informazioni chiare sui costi di consegna prima di completare l’ordine.
  • Il 60% considera essenziale avere resi semplici e affidabili.
  • Il 58% apprezza le soglie di spedizione gratuita.
  • Sempre il 58% chiede dazi bassi e trasparenti sugli acquisti dall’estero.
  • Il 51% dichiara che la fiducia nel corriere è determinante nella scelta di acquisto.

A questo si aggiunge un comportamento ormai universale: il 90% degli italiani traccia il proprio pacco tramite notifiche, a dimostrazione che il controllo sul percorso dell’ordine è parte integrante dell’esperienza d’acquisto. In sintesi, la customer experience non si gioca solo sul prodotto, ma anche sulla capacità del retailer di offrire trasparenza e rassicurazioni in ogni fase, dal checkout alla consegna.

Oltre i numeri: cosa ci dicono le 10 evidenze sul “nuovo” eCommerce italiano

Il ritratto che emerge è quello di un mercato digitale in continua espansione e di un consumatore italiano sempre più esigente e consapevole. Le sue abitudini si fanno ibride, con il mobile a dominare le scelte di acquisto, la sostenibilità vissuta come pratica quotidiana e carrelli via via più consistenti per valore unitario degli ordini. Chi vende online si misura quindi ogni giorno con standard di servizio più alti della sola leva del prezzo.

In controluce, i dati mostrano anche le specificità strutturali del mercato italiano. Da un lato ci sono i divari regionali, con differenze ancora marcate tra Nord, Centro e Sud in termini di infrastrutture, tempi di consegna e penetrazione digitale. Dall’altro emergono le complessità logistiche tipiche del nostro Paese: una geografia frammentata, grandi aree urbane ad alta densità e zone meno servite che rendono più difficile garantire consegne rapide ed economiche. 

Per questo motivo, crescere nell’eCommerce in Italia significa affidarsi a partnership logistiche specializzate e disegnare un’esperienza d’acquisto cucita sul territorio, capace di rispondere alle aspettative dei consumatori in modo differenziato e realmente vicino alle loro esigenze quotidiane.

Per i retailer, italiani e internazionali, il messaggio è chiaro: serve progettare l’eCommerce intorno al cliente reale, quello che compra da smartphone, legge le condizioni prima del checkout e segue ogni fase del pacco fino alla consegna, possibilmente fuori casa. 

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