Robot nei magazzini, automazione dei processi e supply chain sempre più digitalizzata: sono questi i trend che stanno cambiando la logistica. E la conferma arriva da Amazon: secondo un’inchiesta del Wall Street Journal ripresa da diversi media italiani, nei magazzini del colosso dell’eCommerce operano oggi oltre un milione di robot, un numero che si avvicina sempre di più a quello dei dipendenti umani (circa 1,5 milioni).
È un sorpasso che presto potrebbe concretizzarsi e che segna l’inizio di una nuova era: l’automazione non è più solo un supporto, ma un elemento centrale nella gestione delle operazioni logistiche.
Questa trasformazione, se da un lato permette di moltiplicare la produttività all’interno dei magazzini, dall’altro solleva nuove sfide per l’intera supply chain, soprattutto per quanto riguarda l’ultimo miglio, il tratto più delicato e costoso delle consegne. E proprio qui entrano in gioco gli hub urbani, infrastrutture tecnologiche pensate per rendere più sostenibile ed efficiente la distribuzione nelle città.
In questo articolo analizzeremo i numeri e le implicazioni della robotizzazione nei magazzini, l’impatto per eCommerce e operatori logistici, e infine il ruolo strategico degli hub urbani come complemento indispensabile a una logistica sempre più automatizzata.
L’avanzata dei robot nella logistica: il caso Amazon
Amazon ha introdotto la robotica nei propri magazzini già nel 2012, quando acquisì Kiva Systems per 775 milioni di dollari. All’inizio i robot si occupavano di movimentare merci sfuse, un lavoro ripetitivo e fisicamente impegnativo per gli addetti. Oggi, invece, i sistemi automatizzati non solo trasportano i prodotti, ma si occupano di imballaggio, smistamento e persino di operazioni complesse grazie a robot avanzati come Vulcan, dotato di un “senso del tatto” capace di prelevare articoli delicati quasi come farebbe un essere umano.
Secondo il Wall Street Journal, circa il 75% delle consegne globali del gigante di Seattle è oggi supportato da sistemi robotici. Il risultato è una produttività senza precedenti: negli Stati Uniti, i pacchi spediti per dipendente sono passati da circa 175 nel 2015 a quasi 3.870 oggi.
Automazione e lavoro umano, trasformazioni in corso
L’automazione non ha solo migliorato l’efficienza, ma ha anche cambiato la natura del lavoro. Molti dipendenti sono stati spostati da mansioni manuali a ruoli di supervisione e gestione dei sistemi automatizzati. Tuttavia, il numero medio di addetti per magazzino nel 2023 è stato il più basso degli ultimi 16 anni, segno che parte della forza lavoro è stata effettivamente sostituita. È la dimostrazione che l’automazione porta con sé opportunità ma anche nuove responsabilità di gestione del capitale umano.
L’impatto dell’automazione per eCommerce e operatori logistici
Efficienza e nuove sfide della supply chain
Il caso Amazon evidenzia chiaramente i vantaggi della robotica: riduzione dei costi, aumento della produttività, tempi di evasione ordini sempre più rapidi. Tuttavia, per gli eCommerce e gli operatori logistici più piccoli, replicare un simile livello di automazione non è realistico. L’innovazione nei magazzini rappresenta un importante passo avanti, ma rischia di non bastare se la parte finale della catena – cioè la consegna in città – rimane lenta, costosa e poco sostenibile.
Ultimo miglio: il vero banco di prova
Il cosiddetto ultimo miglio, cioè la consegna al destinatario finale della merce, è oggi il segmento più critico della logistica: rappresenta oltre il 40% del costo complessivo di trasporto e ha un impatto diretto sulla soddisfazione del cliente finale. Anche le aziende più automatizzate devono confrontarsi con vincoli urbani come traffico, limiti alle emissioni e spazi ridotti per la distribuzione. Per questo motivo, la vera sfida per la logistica moderna non si gioca più solo nei magazzini centralizzati, ma nelle città.
Hub urbani: la risposta strategica per l’ultimo miglio
Cosa sono e come funzionano gli hub urbani
Gli hub urbani sono centri di consolidamento e distribuzione posizionati strategicamente all’interno delle città. Qui le merci vengono raccolte e smistate prima di raggiungere i destinatari finali. In questo modo, invece di moltiplicare viaggi e consegne porta a porta, i trasportatori possono ottimizzare i percorsi e ridurre il numero di chilometri percorsi.
Il ruolo di GEL Proximity nella rete di prossimità
Se l’automazione nei magazzini rappresenta il motore della logistica moderna, i micro-hub urbani ne sono il punto di connessione con le città. È qui che entra in gioco GEL Proximity, che non solo rende accessibile la più ampia rete europea di Punti di Ritiro e Locker con oltre 500.000 Punti attivi per il ritiro e il reso delle merci, ma mette a disposizione un software orchestratore di micro-hub urbani: una tecnologia pensata per coordinare, ottimizzare e scalare le nuove reti logistiche di prossimità.
L’orchestratore consente di gestire in maniera centralizzata l’intera rete di micro-hub cittadini, indipendentemente da chi li gestisce o dal corriere coinvolto. Questo approccio agnostico permette di far dialogare tra loro diverse infrastrutture creando un ecosistema integrato che abilita consegne più veloci, sostenibili e collaborative. In pratica, i micro-hub diventano nodi intelligenti capaci di ricevere, smistare e ridistribuire i pacchi in funzione dei flussi reali e delle esigenze della città.
Attraverso l’orchestratore, gli operatori possono integrare diversi attori della filiera (corrieri, last miler, cargo biker, gestori di spazi urbani o Locker automatizzati) sincronizzando dati e processi in tempo reale. Per gli eCommerce significa offrire opzioni di consegna e ritiro sempre più capillari e flessibili; per i trasportatori vuol dire ottimizzare le rotte, ridurre i costi operativi e abbattere i chilometri percorsi.
Il vantaggio competitivo è duplice: da un lato si ottimizza la distribuzione urbana, riducendo viaggi ed emissioni; dall’altro si migliora l’esperienza del destinatario finale, che può scegliere in autonomia quando e dove ricevere o ritirare un pacco.
In questo senso, l’orchestratore di micro-hub urbani di GEL Proximity non è soltanto un’infrastruttura di supporto, ma un abilitatore strategico per la city logistics, capace di trasformare la distribuzione di ultimo miglio in un servizio più efficiente, collaborativo e sostenibile.
Perché integrare gli hub urbani con il proprio eCommerce o TMS
Riduzione dei costi e maggiore sostenibilità
Centralizzare le consegne verso un hub urbano significa abbattere il numero di viaggi effettuati dai corrieri e ridurre i costi di trasporto. Ma c’è di più: meno veicoli in circolazione significa anche meno traffico e meno emissioni. Per gli operatori logistici e i trasportatori questo si traduce in una riduzione dei costi operativi e in una maggiore capacità di rispondere alle normative sulle ZTL e le emissioni in città.
Esperienza cliente e tempi di consegna più rapidi
Gli hub urbani offrono anche un miglioramento dell’esperienza cliente: grazie a una rete capillare di Punti di Ritiro, il destinatario può scegliere dove e quando ritirare il pacco evitando le mancate consegne e riducendo i tempi di attesa. Per gli eCommerce questo si traduce in un vantaggio competitivo concreto, perché la rapidità e la flessibilità della consegna sono ormai criteri chiave di scelta da parte degli utenti.
Robot nei magazzini e hub urbani in città: due facce della stessa rivoluzione
Automazione centralizzata e distribuzione capillare
La robotizzazione dei magazzini e la diffusione degli hub urbani rappresentano due pilastri complementari. La prima accelera e standardizza le operazioni nei grandi centri di distribuzione; i secondi rendono più sostenibile e intelligente la consegna in città. È un equilibrio tra centralizzazione ed efficienza da un lato, e prossimità e capillarità dall’altro.
Una logistica più intelligente e vicina al cliente
Insieme, automazione e hub urbani disegnano un nuovo modello logistico: più rapido, più sostenibile e più vicino al cliente finale. Per gli eCommerce e i trasportatori significa poter offrire servizi che uniscono la forza delle grandi piattaforme globali alla flessibilità e all’efficienza della distribuzione locale.
Il sorpasso dei robot sugli umani nei magazzini Amazon non è un semplice dato di cronaca, è il segnale di una trasformazione epocale che ridefinirà l’intera supply chain. Ma l’automazione non basta se non viene affiancata da un ripensamento della logistica urbana.
Gli hub urbani, soprattutto se integrati con tecnologie come quelle offerte da GEL Proximity, rappresentano la risposta concreta per affrontare le sfide dell’ultimo miglio.
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