Redazione
10 Ottobre 2023
Trend

Tutti i dati che devi conoscere sull’eCommerce fashion per affrontare le sfide del futuro

L’eCommerce nel settore Fashion & LifeStyle cresce e cambia a un ritmo impressionante. Si stima infatti che entro il 2025 un quarto delle vendite del comparto avverranno tramite il canale digitale. 

Di fronte a questo scenario, gli store online si trovano ad affrontare nuove sfide alimentate da una domanda sempre più esigente da parte dei consumatori. 

Per capire come affrontarle nel migliore dei modi, in occasione della decima edizione di Netcomm Focus Fashion&Lifestyle sono stati presentati i dati della ricerca condotta da Vepee e Kantar che, partendo dai principali insights del settore, consente di delineare le strategie da mettere in atto nel prossimo futuro per rispondere alle aspettative dei consumatori. 

In questo articolo scopriamo insieme tutti i principali dati del settore eCommerce Fashion e le tre principali sfide per il futuro (più qualche consiglio utile per affrontarle al meglio). Incominciamo! 

I ritmi di crescita del digitale secondo la ricerca “Next-commerce: il futuro dell’eCommerce in Italia e in Europa”

Come anticipato, entro il 2025 un quarto delle vendite online del comparto Fashion & Lifestyle avverranno tramite il canale digitale. La penetrazione dell’eCommerce continuerà quindi a crescere anche nel prossimo futuro con un ritmo che, si stima, sarà del 4% annuo.  

Quanto valgono gli acquisti online nel settore Fashion & Lifestyle in Italia e in Europa

Gli acquisti online relativi al comparto Fashion & Lifestyle hanno infatti raggiunto in Italia i 5,8 miliardi di euro nel 2023, l’11% in più rispetto allo scorso anno. Sul totale degli acquisti online in Italia il 33% è rappresentato da prodotti di abbigliamento. Seguono i prodotti beauty (27%), arredamento e casalinghi (18%) e, infine, accessori e gioielli (12%). 

Per quanto riguarda invece l’Europa, lo scorso anno gli acquisti nel settore Fashion & Lifestyle hanno pesato per il 42% sul totale eCommerce, fungendo da vero e proprio traino per il commercio elettronico. 

Acquisti online e offline sempre più connessi nel comparto eCommerce Fashion 

Il boom degli acquisti online ha pesantemente influenzato anche le abitudini di acquisto offline, cioè presso i punti vendita fisici. Secondo quanto emerge dalla ricerca Vepee-Kantar, infatti, il 91% dei consumatori italiani dichiara che l’online ha inciso profondamente sul proprio modo di acquistare nei punti vendita. In particolare, il 30% consulta l’eCommerce di un brand prima di scegliere se acquistare in store oppure online. 

L’influenza dell’online è ancora più marcata per quanto riguarda il mondo beauty, dove il 44% degli utenti dichiara di consultare la versione digitale di uno store prima di procedere con un acquisto. Percentuale che sale al 59% per quanto riguarda le calzature e addirittura al 69% per l’arredamento. 

Succede però sempre più spesso anche il contrario: cioè gli utenti preferiscono vedere, toccare e provare un prodotto in store prima di procedere con l’acquisto online. Per rispondere a questa esigenza si sta diffondendo il fenomeno dello Showrooming: dei veri e propri punti di incontro tra i brand e i consumatori dove questi ultimi possono testare i prodotti prima di procedere con l’acquisto sul web. Ma di questo avremo modo di parlarne più approfonditamente in un’altra occasione. 

Come abbiamo visto, quindi, gli eShopper si dimostrano sempre più propensi a valutare e preferire il canale digitale in cambio di una migliore esperienza di acquisto, soprattutto nel mondo dell’eCommerce Fashion. Ma come ottimizzare gli store online affinché i propri clienti risultino sempre più soddisfatti? In altre parole, quali sono le sfide da affrontare e come vincerle? 

Abbiamo delineato le 3 principali sfide per il futuro degli eCommerce Fashion e alcuni consigli pratici per poterle affrontare al meglio. Scopriamole. 

3 sfide per il futuro degli eCommerce Fashion 

Sfida 1:  adeguarsi alle nuove frontiere tecnologiche per ingaggiare i consumatori 

Live Shopping, realtà aumentata e intelligenza artificiale entreranno a far parte sempre più prepotentemente del mondo eCommerce. Siamo infatti di fronte ad un vero e proprio “tsunami tecnologico” che travolgerà il mondo delle vendite online nel comparto Fashion & Lifestyle (e non solo). 

Live shopping: attraverso la combinazione delle caratteristiche tipiche dello shopping tradizionale con la praticità dello shopping digitale, consente di rendere l’esperienza di acquisto più interattiva ed immersiva.  I consumatori possono infatti ricevere maggiori informazioni sui prodotti e sul loro utilizzo, caratteristica che sembra essere già molto apprezzata: si stima che entro il 2026 il mercato dell’eCommerce in diretta potrebbe rappresentare il 20% di tutto il commercio elettronico mondiale, mentre entro l’anno genererà vendite per 25 miliardi di dollari.

Se ti interessa scoprire di più sul mondo del live shopping, leggi il nostro approfondimento.

Realtà aumentata: consente agli eShopper – seppur virtualmente – di provare un prodotto sul proprio viso, indossare un abito, un gioiello o un paio di scarpe, o ancora visualizzare un oggetto in una stanza per capire se il prodotto possa effettivamente rispondere alle proprie esigenze e ai propri gusti. 

Intelligenza artificiale: può essere implementata nei servizi di assistenza ai clienti (per esempio tramite chatbot che consentono di rispondere automaticamente alle domande e ai dubbi dei clienti), ma anche per l’automazione di procedure ripetitive e per ottimizzare la gestione del magazzino, per esempio implementando software in grado di monitorare in maniera automatica le scorse e gestire gli ordini. 

Il consiglio utile: tra i software più potenti che ti permettono di integrare soluzioni come chatbot e AI al tuo store online ci sono HubSpot e Drift

Fonte: Gucci

Come spesso accade, però, i cambiamenti portano con sé anche molti vantaggi. Tra i principali per gli store online:  

Aumento delle conversioni: si stima che gli utenti che acquistano durante una sessione di live shopping di successo siano tra il 10 e il 20% del pubblico, ma il modello del live shopping genera meccanismi positivi che possono spingere gli utenti che non hanno acquistato in diretta ad essere comunque più propensi ad un acquisto nei giorni successivi. Grazie alla realtà aumentata i clienti possono provare come se fossero in negozio il prodotto che desiderano acquistare, capire se risponde alle proprie esigenze, e quindi convincersi più facilmente a finalizzare l’acquisto. Infine, l’automazione di determinati processi grazie all’implementazione dell’AI consente di ottimizzare non solo la gestione di processi per lo store online, ma anche l’intera esperienza di acquisto degli eShopper, contribuendo così ad aumentare le vendite.

Riduzione dei resi: si stima che i live shopper abbiano il 40% in meno di probabilità di restituire un prodotto rispetto ad altri acquirenti online. Questo perché durante il processo di acquisto hanno avuto la possibilità di vedere meglio il prodotto e le sue caratteristiche, porre domande e risolvere eventuali dubbi grazie all’interazione diretta con il video. Un risultato importante se si considera che circa il 16% degli acquisti effettuati online in Italia nel comparto fashion viene rispedito al mittente. La stessa dinamica viene innescata anche dall’implementazione della realtà aumentata e, grazie all’automazione dei processi garantita dall’AI, si riduce il numero di errori e, di conseguenza, anche quello dei potenziali resi. Qualche pacco che torna indietro però ci sarà sempre, devi metterlo in conto e devi farti trovare preparato.

Scopri come gestire al meglio i resi del tuo eCommerce Fashion e come trasformarli in valore. 

Sfida 2: adottare i nuovi standard app e mobile per non perdere visitatori (in tempo record)

Lo abbiamo sentito dire più e più volte: lo smartphone è il device più utilizzato dai consumatori italiani per fare acquisti online. Il 51% delle transizioni, infatti, viene concluso da mobile. Eppure, i numeri ci raccontano che moltissimi utenti ancora oggi si trovano ad abbandonare siti eCommerce perché non correttamente ottimizzati per smartphone. 

Molti eCommerce Fashion sono corsi ai ripari proponendo ai propri clienti app attraverso le quali poter effettuare gli acquisti online. Come emerge dalla ricerca Vepee-Kandar, infatti, il 49% delle insegne retail del fast fashion offre già l’acquisto tramite app disponibili su mobile. 

Tuttavia, affinché il tuo eCommerce risulti davvero “mobile friendly” assicurati di prendere in considerazione questi due aspetti molto importanti: 

Le prestazioni del tuo sito/app, cioè la velocità di caricamento delle singole pagine e dei singoli contenuti quando un utente cerca di accedervi da mobile. Nessuno ama dover aspettare troppo tempo per poter visualizzare un prodotto a cui è interessato. Nel 2016 Google ha pubblicato un sondaggio relativo al modo in cui le latenze mobili incidono sui ricavi di coloro che possiedono un’attività in Rete. È emerso che il 53% delle visite effettuate da dispositivi mobili vengono abbandonate se il caricamento delle pagine richie più di 3 secondi; di conseguenza un sito ottimizzato per mobile con una velocità di caricamento di 5 secondi guadagna il doppio delle entrate rispetto ad un sito che ne impiega 19.

Il consiglio utile: puoi monitorare la velocità di caricamento del tuo sito da mobile tramite alcuni tool, come per esempio il PageSpeed di Google o il PageSpeed di Digitale.co, uno strumento gratuito che consente di testare automaticamente centinaia di URL alla volta. Dopo aver inserito il tuo URL, il tool esegue la scansione dell’intero sito web e determina il punteggio PageSpeed per ogni sottopagina.

L’usabilità del tuo sito/app, cioè la facilità con cui un utente può navigare sul tuo sito e reperire le informazioni o i prodotti che cerca tramite mobile. Questo aspetto incide enormemente sull’esperienza dell’utente che abbandonerà velocemente il tuo store se non riuscirà a muoversi con facilità al suo interno. Di conseguenza, perderai delle vendite. È importante quindi organizzare la navigazione da mobile (ma non solo) in modo semplice e intuitivo.

Il consiglio utile: puoi prevedere la possibilità per l’utente di utilizzare dei filtri per le proprie ricerche, così che in pochi passaggi possa raggiungere esattamente il prodotto che cercava. I filtri possono essere tematici (per esempio “nuovi arrivi”), per tipologia di prodotto (per esempio “jeans”), oppure ancora più specifici (per esempio “jeans a vita alta”). Non dimenticare di inserire il filtro dedicato al prezzo dei prodotti: 7 utenti italiani su 10 dichiarano infatti che il prezzo di un prodotto rappresenta il principale driver di acquisto.

Sfida 3: abbandonare il greenwashing in favore di un impegno concreto per la sostenibilità

Gli eShopper italiani sono tra i più attenti in Europa al tema della sostenibilità: secondo quanto emerge dalla ricerca “Next-commerce: il futuro dell’eCommerce in Italia e in Europa”, il 46% dei consumatori italiani dichiara infatti che l’eCommerce ha contribuito attivamente nella scelta di acquistare prodotti più sostenibili. La media europea si ferma invece al 37%. 

Si stanno quindi affermando due importanti tendenze che vanno in questa direzione: 

Spedizioni sostenibili: secondo un’indagine realizzata nel 2022 da Stocard, il 79% dei consumatori italiani chiede spedizioni e consegne più green. Si stima infatti che il traffico merci contribuisca tra il 20 e il 30% all’inquinamento nelle aree urbane, mentre i veicoli per le consegne di ultimo miglio rappresentano quasi un terzo del traffico totale nelle città. La logistica di ultimo miglio è il tratto più inquinante dell’intero processo logistico. Per questo motivo, sempre più consumatori sono disposti a valutare soluzioni meno impattanti dal punto di vista ambientale, come Locker e Punti di Ritiro, che garantiscono il 100% delle consegne, azzerano i viaggi a vuoto e riducono il numero delle corse grazie al sistema di collecting dei pacchi, rappresentando così una valida alternativa alla ben meno sostenibile Home Delivery. Nel 2023 in Italia le consegne presso Locker e Punti di Ritiro hanno raggiunto quota 15,9%, e la richiesta è in costante crescita.

Il consiglio utile: puoi offrire da subito la possibilità ai tuoi clienti di ritirare i propri ordini online presso decine di migliaia di Locker e Punti di Ritiro già attivi su tutto il territorio nazionale grazie alla Rete di GEL Proximity, un network di Prossimità composto da edicole, cartolerie, uffici postali, tabaccai, negozi, stazioni di servizio e Locker abilitati al ritiro e al reso degli ordini online. Connetti subito gratis i Punti di Ritiro.

Mercato del second hand: il mondo del Fashion è la prima categoria di prodotti a generare turnover per il mercato dell’usato. Un consumatore su due dichiara infatti di aver venduto o acquistato almeno un prodotto di seconda mano negli ultimi 12 mesi. Le motivazioni alla base di questa scelta sono diverse, ma tutte ci raccontano una particolare attenzione degli italiani nei confronti della sostenibilità. Il 45% dichiara infatti di aver fatto una scelta di questo tipo per ridurre gli sprechi; mentre il 39% per prolungare il ciclo di vita dei prodotti. In Europa, invece, la motivazione predominante è risparmio. 

Di fronte a questa consapevolezza, sempre più brand si stanno attrezzando per rispondere alle richieste dei propri consumatori. Per esempio, Zalando ha creato un apposito canale second hand attraverso il quale gli utenti possono acquistare prodotti di seconda mano ad un prezzo vantaggioso. Come si legge nelle FAQ del marketplace, tutti gli articoli sono venduti da Zalando Zircle, un brand di Zalando, senza che vi siano vendite da cliente a cliente (per intenderci, il modello C2C di Vinted). 

 

Zalando second hand; sostenibilità eCommerce; fashion store

Fonte: Zalando

Anche H&M ha creato il proprio canale second hand “Rewear”: uno spazio dove è possibile acquistare e vendere prodotti già usati, dando così loro una seconda vita, di qualsiasi brand. 

H&M Rewear; second hand; moda usato; store online vestiti seconda mano

Fonte: H&M

Scopri di più su come rendere il tuo eCommerce Fashion sostenibile, leggi il nostro approfondimento

Ecco, infine, un pratico riassunto delle 3 sfide da affrontare per il prossimo futuro se sei un eCommerce Fashion: 

 

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