La logistica è uno dei settori che produce la maggiore quantità di dati. Ogni spedizione, ordine o chilometro percorso lascia una traccia digitale, generando un patrimonio informativo enorme. Eppure, gran parte di questi dati resta frammentata in silos aziendali, non generando il valore potenziale che potrebbe offrire se condivisa in un ecosistema aperto.
Su questo tema è intervenuto di recente anche Massimo Marciani, Presidente del Freight Leaders Council, sottolineando come il dato non debba essere considerato un semplice sottoprodotto delle attività logistiche, ma un bene comune in grado – se condiviso – di generare benefici concreti. Un cambio di paradigma che riguarda tutti gli attori della supply chain e che diventa ancora più strategico se applicato al mondo dell’ultimo miglio e delle consegne Out of Home.
In questo articolo analizziamo perché la condivisione dei dati rappresenta oggi un fattore decisivo per la logistica, mostrando come i dati possano trasformarsi da semplice tracciato digitale a vero e proprio strumento di efficienza, sostenibilità e competitività per eCommerce, corrieri e operatori logistici.
Perché la condivisione dei dati è cruciale per l’ultimo miglio
L’ultimo miglio rappresenta da sempre la sfida più complessa e costosa della catena logistica. Secondo il Capgemini Research Institute, il 41% dei costi complessivi di consegna è legato proprio a questa fase.
Le difficoltà sono note: traffico urbano, gestione delle finestre temporali, emissioni, consegne fallite. A tutto questo si aggiungono le aspettative dei clienti, sempre più orientati verso soluzioni flessibili, rapide e sostenibili.
In questo contesto, i dati diventano la chiave per trasformare un anello critico in un vantaggio competitivo. Informazioni accurate e condivise permettono infatti di pianificare meglio i percorsi, ridurre tempi e costi, anticipare la domanda e aumentare la resilienza dei processi.
Condivisione dei dati e consegne Out Of Home
Locker e Punti di Ritiro sono ormai protagonisti indiscussi della logistica dell’ultimo miglio. Non si tratta solo di infrastrutture fisiche che abilitano consegne e resi più comodi per i consumatori, ma di veri e propri hub di dati.
Ogni interazione con un Punto di Ritiro genera informazioni preziose, dai volumi alle fasce orarie di utilizzo, dalle preferenze dei clienti alla distribuzione geografica della domanda. Se questi dati restano isolati, il loro potenziale si perde. Se invece vengono condivisi, diventano strumenti strategici per tutti gli attori coinvolti: eCommerce, corrieri e operatori logistici.
Benefici concreti per eCommerce e trasportatori
La condivisione dei dati provenienti dalle reti Out Of Home è un fattore che può incidere direttamente sui margini operativi di chi gestisce le consegne e di chi vende online. Integrare e valorizzare queste informazioni significa avere maggiore visibilità sull’intero processo e, quindi, prendere decisioni più informate e tempestive.
Tra i vantaggi più immediati e tangibili troviamo:
- Riduzione delle consegne fallite: grazie all’analisi dei dati è possibile anticipare i comportamenti dei clienti, individuando fasce orarie preferite o abitudini di ritiro. Questo consente di ridurre drasticamente i tentativi multipli di consegna a domicilio, una delle principali cause di inefficienza e di insoddisfazione.
- Ottimizzazione dei percorsi e dei carichi: i dati aggregati permettono di pianificare meglio i giri di consegna, evitando tratte inutili e ottimizzando il riempimento dei mezzi. Per gli operatori significa costi più bassi, meno chilometri percorsi e un impatto positivo sulla sostenibilità ambientale grazie alla riduzione delle emissioni di CO₂.
- Migliore esperienza per il consumatore finale: disporre di dati puntuali significa offrire servizi più flessibili e affidabili: Locker disponibili quando serve, tempi certi, possibilità di gestire resi senza complicazioni. Tutto questo si traduce in una maggiore fidelizzazione e in un vantaggio competitivo per eCommerce e trasportatori.
Il ruolo delle piattaforme tecnologiche
In questo scenario, la tecnologia rappresenta il vero abilitatore della condivisione dei dati. Piattaforme digitali dedicate consentono infatti di collegare attori diversi della filiera logistica, trasformando informazioni isolate in flussi condivisi e realmente utilizzabili.
GEL Proximity è un esempio concreto di questa evoluzione: la piattaforma mette a disposizione la più ampia rete europea di servizi Out Of Home, con oltre 300.000 Locker e Punti di Ritiro dedicati a consegne e resi eCommerce. Attraverso un sistema di integrazione semplice e flessibile – che comprende API, plug-in e soluzioni personalizzate – gli operatori possono connettere in modo immediato i propri canali di vendita e i sistemi logistici, accedendo a una rete capillare già pronta all’uso.
Ma il vero valore non si limita all’accesso alla rete fisica: risiede soprattutto negli insight generati dai dati. L’analisi dei flussi consente infatti di migliorare la pianificazione, ottimizzare la distribuzione urbana, ridurre i costi e contribuire a una logistica più sostenibile.
Il ruolo strategico dei dati nelle consegne urbane, tuttavia, non è nuovo: già affrontando il tema dei Big Data e dei TMS era infatti emerso come l’integrazione tecnologica possa trasformare l’ultimo miglio in un processo più efficiente.
Dal dato al patto logistico: costruire valore insieme
Dalla raccolta alla valorizzazione, il filo conduttore è chiaro: i dati diventano un asset strategico solo se messi in condivisione. Non basta quindi raccoglierli e custodirli all’interno di singole aziende, ma serve un cambio culturale che porti a considerarli un patrimonio comune, capace di generare valore diffuso lungo tutta la filiera.
Nella logistica questo significa costruire un vero e proprio patto basato sui dati, che metta in relazione produzione, trasporto e distribuzione. Un ecosistema collaborativo in cui ogni attore mantiene la titolarità delle proprie informazioni, ma sceglie di renderle disponibili per alimentare processi decisionali più rapidi, accurati e resilienti. Il futuro dell’ultimo miglio dipenderà sempre più dalla capacità di sviluppare fiducia attorno alla condivisione delle informazioni. Una sfida che non riguarda soltanto la tecnologia, ma soprattutto il modello di cooperazione tra gli attori della supply chain.
I dati sono già oggi il “circolo sanguigno” della logistica: renderli condivisi significa dar vita a un sistema più efficiente, sostenibile e innovativo. Per eCommerce, corrieri e operatori logistici la sfida è trasformare i dati da semplice strumento operativo a leva strategica di competitività.
In questo percorso, piattaforme come GEL Proximity rappresentano un’opportunità concreta: integrando una rete capillare di Locker e Punti di Ritiro e valorizzando i dati che essa genera, consentono di ottimizzare l’ultimo miglio e migliorare l’esperienza dei clienti.
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