Redazione
17 Novembre 2022
Trend

Black Friday e Cyber Monday 2022: due consigli per vendite (e acquisti) più sostenibili

Novembre è ormai il mese più atteso dell’anno per i fan dello shopping online. La motivazione è nota ormai a tutti: il Black Friday, in programma quest’anno per il 25 novembre e che terminerà solo lunedì 28 novembre, con l’altrettanto celebre Cyber Monday. 

Come nasce il Black Friday

Le origini di questo evento, in realtà, risalgono a ben prima dell’avvento dell’eCommerce. Più precisamente al 1924, quando la catena di distribuzione Macy’s, all’indomani del giorno del Ringraziamento – festa che negli USA si celebra il quarto giovedì di novembre – organizzò a New York una vera e propria parata per celebrare l’inizio dello shopping natalizio. 

Perché si chiama Black Friday

Le origini del termine, invece, sono ad oggi ancora ambigue. Alcuni sostengono che il termine “black” derivi dal fatto che all’epoca i registri contabili dei negozianti si compilavano a penna usando inchiostro rosso per i conti in perdita e nero per i conti in attivo. Colore che aveva decisamente la predominanza sui registri nei giorni successivi alle promozioni messe in campo nel venerdì dopo il Ringraziamento. 

Esiste però anche un’altra versione, forse meno poetica ma decisamente credibile, soprattutto alla luce della piega che preso in epoca odierna il Black Friday. Secondo questa versione, infatti, il termine “black” deriverebbe dallo smog causato dal traffico sulle strade e dalla congestione nei negozi provocata da migliaia di consumatori attratti dai forti sconti. 

Che sia l’una o l’altra la vera origine del termine, quel che è certo è che oggi il Black Friday è un evento attesissimo da consumatori e merchant, un po’ meno dal settore della logistica, che si trova a dover gestire un forte stress generato da un numero di ordini al di sopra della media e da richieste sempre più esigenti, in termini di tempi di consegna, da parte degli eShopper. 

Tutti i numeri del Black Friday

Basta infatti dare un’occhiata ai numeri per rendersi conto della portata del fenomeno. Secondo lo studio condotto da Future Publishing, si prevede che per il Black Friday 2022 il 76% dei consumatori statunitensi farà acquisti spendendo una cifra totale di circa 158 miliardi di dollari. Nel 2021 sono stati 155 milioni gli acquirenti che negli Stati Uniti hanno approfittato del venerdì nero per portarsi avanti con lo shopping natalizio spendendo 8,9 miliardi di dollari online. Per quanto riguarda l’Italia, i numeri sono altrettanto importanti. Secondo il sondaggio condotto da SWG per Confesercenti, nel 2021 un italiano su tre ha colto l’opportunità di fare acquisti ad un prezzo scontato per un valore complessivo di 1,7 miliardi di euro. 

Il primato dell’Italia 

Secondo una ricerca Idealo, l’Italia sarebbe addirittura il Paese più attivo d’Europa quando si parla di Black Friday: nel 2020, infatti, il 58,2% di italiani ha acquistato almeno un prodotto in questa occasione con un incremento delle ricerche online del 25%. Tra i prodotti più cercati online nella settimana precedente al Black Friday 2021, Idealo ha segnalato giochi di costruzioni (+32,3%) e abbigliamento sportivo per bambini e ragazzi. Di tendenza anche la ricerca di macchine fotografiche (+51,5%), droni (+32,0%) e giradischi (+33,9%). Ma sono quelli del comparto elettronica i prodotti più attesi, tra cui macchine per caffè espresso (+66,3%), robot da cucina (+50%), forni (+38,6%), asciugatrici (+35,3%) e lavastoviglie (+28,9%). 

Con il Black Friday vola il mobile commerce 

In questo scenario, ancora una volta il mobile commerce si conferma una tendenza in crescita: solo negli USA nel 2021 il 43% delle vendite legate al “venerdì nero” e al cyber monday è avvenuto tramite smartphone e per il 2022 ci si aspetta che addirittura il 69,4% delle persone acquisteranno online da mobile, dal momento che comprare da smartphone è ad oggi la pima opzione per i consumatori (dati eShoppingAdvisor). 

La logistica sotto stress

Come anticipato, il Black Friday sarà quindi un momento di forte stress per l’intera catena logistica e per farvi fronte i merchant possono attrezzarsi in modo tale da ridurre il più possibile l’impatto degli acquisti online (accortezze che tra l’altro sarebbe bene applicare tutto l’anno, e non solo in occasione delle scontistiche proposte da occasioni come quella del Black Friday). 

Ecco quindi due consigli utili per rendere le vendite, e quindi gli acquisti, più sostenibili. 

Due consigli utili per un Black Friday più sostenibile

1. Riduci il numero dei resi supportando i consumatori nelle fasi di acquisto

I resi rappresentano un grosso problema per la sostenibilità della catena logistica, soprattutto in periodi come questo in cui si tende ad acquistare compulsivamente presi dalla frenesia degli sconti, salvo poi rendersi conto successivamente che il prodotto acquistato non fa realmente al caso nostro. Una tendenza che viene confermata anche dai dati: nel 2020, secondo un’analisi di GreenBiz, il costo dei resi negli Stati Uniti è arrivato a toccare i 550 miliardi di dollari, pari cioè al 10% delle vendite e al 75% in più rispetto a cinque anni prima. Secondo un’altra ricerca britannica, il 25% dei prodotti di abbigliamento acquistati online vengono restituiti ai venditori e quasi la metà degli eShopper ha effettuato almeno un reso nell’arco di un anno. 

Un conto salatissimo non solo dal punto di vista economico, ma anche e soprattutto ambientale, se consideriamo che ogni prodotto acquistato, consegnato e poi restituito compie due volte un viaggio già di per sé poco sostenibile (la logistica di ultimo miglio, lo ricordiamo, è il tratto più inquinante dell’intero processo logistico). Favorire quindi acquisti corretti e consapevoli è quindi un vantaggio per tutti gli attori coinvolti. Ma come ridurre il più possibile il numero dei resi? La soluzione più semplice e ovvia è naturalmente quella di assistere il più possibile gli utenti nella fase di acquisto, fornendo loro tutte le indicazioni necessarie affinché possano portare a termine un acquisto corretto che, con tutta probabilità, non diventerà un reso. Le moderne tecnologie, come per esempio la Realtà Aumentata, corrono in aiuto dei merchant in tal senso. Ma senza spingersi troppo in là, un buon servizio di customer care sarà sufficiente per rispondere a tutti i dubbi degli acquirenti. Senza contare che un cliente soddisfatto, che riceve un prodotto all’altezza delle sue aspettative e che ha potuto godere di una piacevole esperienza di acquisto, è senza ombra di dubbio un cliente che con tutta probabilità tornerà ad acquistare presso quello stesso canale eCommerce.

2. Favorisci modalità di consegna alternative, come Locker e Punti di Ritiro

Offrire soluzioni sostenibili sia per la consegna che per l’eventuale reso di un prodotto acquistato online è  infine sicuramente un’ottima soluzione che strizza l’occhio anche alle richieste del consumatore, sempre più attento alle tematiche ambientali e sempre più alla ricerca di soluzioni che gli consentano maggiore flessibilità e libertà. 

In tal senso, Locker e Punti di Ritiro possono essere la soluzione, garantendo sempre il 100% delle consegne e consentendo quindi da un lato agli operatori logistici di meglio organizzare i viaggi, dall’altro ai consumatori di decidere dove e quando ritirare il proprio ordine a seconda delle proprie esigenze. Il principale vantaggio per i merchant è facilmente intuibile: minori costi di consegna significa anche più utenti disposti ad acquistare e, quindi, un maggior numero di vendite e un incremento direttamente in fatturato. 

Insomma, una soluzione che sposa perfettamente esigenze di business con esigenze ambientali. 

Sì, ma come integrare una Rete di Locker e Punti di Ritiro al proprio canale eCommerce? 

La risposta è molto semplice: GEL Proximity, la prima tecnologia al mondo che gestisce direttamente i rapporti tra il checkout è la soluzione di Prossimità scelta per il ritiro o il reso di un pacco integrando oltre 45.000 Punti di Ritiro nazionali e 125.000 Punti di Ritiro internazionali già attivi. Puoi connettere GEL Proximity utilizzando le nostre librerie ed API dedicate, oppure scaricando il modulo dal marketplace del tuo software eCommerce. Se ti interessa scoprire di più sulla nostra tecnologia e capire come implementarla al tuo store online, puoi contattarci qui

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