Nel 2022 in Europa il 75% degli Internet users ha fatto acquisti online di prodotti o servizi. A rivelarlo sono i dati Eurostat, Statista e United Nations raccolti nell’European eCommerce Report 2022 di Ecommerce Europe ed Euro Commerce che analizza i dati relativi a 37 Paesi del continente europeo.
A colpire in particolar modo però sono i dati relativi ai Paesi Bassi, che si rivelano essere il Paese con il maggior numero di e-Shopper in Europa con una percentuale del 95%, seguito a pari merito (92%) da Danimarca e Norvegia.
Abbiamo quindi analizzato i principali dati e trend relativi all’eCommerce nei Paesi Bassi per comprenderne potenzialità e leve di sviluppo.
Il volume delle vendite online
Nel 2021 nei Paesi Bassi il fatturato dell’eCommerce è stato di 30,6 miliardi di euro per un totale di 373 milioni di ordini e un numero di acquirenti online più alto che mai. Nel primo trimestre dell’anno, nonostante le riaperture degli store fisici dopo le chiusure dovute alla pandemia, i consumatori hanno acquistato massicciamente prodotti online (+43%). Nel secondo e terzo trimestre, il settore dei prodotti ha registrato una crescita modesta crescita compresa tra il 5% e l’8%, mentre solo nel quarto trimestre si è registrata una contrazione dell’1%.
Nel corso degli anni, inoltre, il numero di store online presenti sul mercato ha continuato a crescere raggiungendo quota 80.000 store digitali nel 2022.
eShopper tra i più attivi d’Europa
Ma non è tutto. Secondo i dati raccolti dall’European eCommerce Report 2022, gli eShopper olandesi non solo sarebbero i più numerosi, ma anche tra i più attivi. Ben il 44% di loro, infatti, ha effettuato solo nell’ultimo trimestre del 2021 (periodo oggetto di rilevazione) più di 6 acquisti online. Il 32% si è fermato ad una cifra compresa tra i 3 e i 5 acquisti mentre solo il 24% si è limitato ad un massimo di due. Rispetto a questo indice, quindi, l’Olanda si aggiudica il terzo posto del podio europeo, preceduta dall’Islanda, dove il 61% degli eShopper dichiara di aver effettuato più di sei acquisti online nel trimestre, e dall’Irlanda, in seconda posizione con il 48%.
Lo shopping si fa in casa
Un altro dato interessante ha a che fare con i siti preferiti dagli olandesi per i loro acquisti tramite eCommerce. La quasi totalità dei consumatori online (96%) sceglie infatti national seller per i propri acquisti. Percentuale che supera addirittura quella dei “patriottici” francesi che si fermavano all’80%. Il 30%, invece acquista anche da store europei e solo il 25% si rivolge anche a store di altri Paesi del mondo.
Secondo Marlene ten Ham, General Manager di Thuiswinkel.org (realtà che consente di certificare gli store online) a contribuire in tal senso sarebbe stata l’introduzione da parte dell’Ue nel luglio 2021 della nuova normativa sull’IVA: “Abbiamo notato che un numero minore di consumatori acquista prodotti dai Paesi extra-UE. La spesa online transfrontaliera di prodotti è diminuita del 6% nel terzo trimestre del 2021 rispetto al terzo trimestre del 2020. In particolare, la spesa per i prodotti sui siti web cinesi è diminuita in questo trimestre dal 14% al 10%”.
Le barriere allo sviluppo dell’eCommerce
Le sorprese, però, non sono finite. Sì, perché di fronte a numeri così elevati ci si aspetterebbe che tutte le barriere – o quasi – nei confronti dello shopping online siano già state superate. Eppure, nella percezione degli utenti non è affatto così. Tra i principali ostacoli individuati dagli eShopper allo sviluppo dello shopping online risulta ancora in testa, con un importante 85%, la preferenza per gli acquisti presso gli store fisici, buona vecchia abitudine difficile da sradicare. Segue con il 40% l’insicurezza nei confronti dei pagamenti online, limite ancora invalicabile per molti utenti in tutta Europa. “Nei Paesi Bassi – ha spiegato sempre Marlene ten Ham – manca un’adeguata prevenzione delle frodi e le leggi e i regolamenti relativi al trattamento dei dati personali costituiscono ancora un ostacolo. Ad esempio, l’Autorità per i dati personali non ha dato la sua approvazione per un sistema di registrazione delle frodi a livello nazionale e intersettoriale. Uno scambio organizzato di dati consentirebbe di combattere efficacemente le frodi in modo efficace e fornirebbe una grande quantità di conoscenze e approfondimenti sulla criminalità informatica al fine di prevenirla o limitarla. Lo scambio di informazioni sugli episodi di frode, e quindi sui criminali, all’interno di specifici settori ha infatti un comprovato effetto preventivo”. Oltre che sulla fiducia da parte dei consumatori, aggiungiamo.
Logistica: la chiave del successo
Nonostante le barriere, però, come abbiamo visto l’eCommerce nei Paesi Bassi sembra essere sempre più apprezzato e scelto dai consumatori per i propri acquisti. Ma qual è quindi l’ingrediente segreto in grado di garantire un così ampio successo delle vendite online?
“La nostra logistica è organizzata in modo molto efficiente – spiega ten Ham -. Ordinare oggi e consegnare domani è lo standard e la maggior parte dei negozi online offre servizi di consegna e reso gratuiti”. Inoltre, sul tema della sostenibilità sottolinea: “Stiamo assistendo ad un interesse sempre crescente verso il trasporto sostenibile, come ad esempio l’attenzione per le flotte a zero emissioni, opzioni di consegna in bicicletta e modelli di consegna alternativi, come la distruzione presso gli store e il click & collect per il ritiro degli ordini. Dal momento che sempre più consumatori vogliono poter scegliere un’opzione di consegna sostenibile, un numero sempre maggiore di negozi online e di corrieri offrono questa opzione”.
In altre parole, i riflettori sono puntati sulla logistica e in particolar modo su un servizio in grado di dimostrarsi sempre più non solo efficiente, ma anche sostenibile, facendo così crescere l’interesse da parte dei consumatori e, di conseguenza, l’eCommerce.
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