Paese che vai, eCommerce che trovi abbiamo detto nella scorsa puntata della nostra rubrica dedicata al mercato online nelle principali economie europee.
In questo secondo appuntamento ci concentreremo su quello che forse è uno dei paesi più attivi e innovativi in ambito eCommerce, tanto che è stato più volte citato anche nei nostri pezzi per via degli investimenti di diversi brand, come Vinted e AliExpress, in tema di consegne sostenibili. Stiamo parlando della Francia.
Analizziamo quindi insieme il mercato dell’eCommerce francese.
I Francesi sono tra i più attivi d’Europa online
Un primo dato molto interessante riguarda il numero di Internet users francesi che nel 2021 hanno raggiunto la soglia del 95%, posizionando così la Francia tra i paesi europei con il maggior numero di utenti connessi in Rete (nella classifica generale guidata dai paesi del nord Europa si trova all’11esimo posto. Per intenderci, l’Italia si trova al 33esimo posto con una percentuale dell’82%).
Conseguentemente, è facile immaginare che anche il numero degli eShopper sia tra i più elevati d’Europa: l’84% nel 2022, in crescita del 2% rispetto al 2021 e addirittura dell’8% rispetto a cinque anni fa con un balzo del 4% registrato solo tra 2020 e 2021.
Il 91% degli e-Shopper francesi utilizza Google come principale motore di ricerca, seguito da bing (4%), Yahoo! (1%), Qwant (1%) ed Ecosia (1%).
Quanto spesso acquistano online gli eShopper francesi
Come detto, i francesi sono molto attivi online, tanto che il 66% degli eShopper acquista prodotti online in media più di tre volte al mese (più precisamente, il 35% tra le 3 e le 5 volte, mentre il 31% più di sei volte). Solo il 34% degli utenti si limita ad uno o due acquisti mensili.
eCommerce patriottico
L’80% degli eShopper francesi sceglie di fare shopping online a “chilometro zero”, per così dire, optando quindi per store online nazionali. Solo il 37% acquista da siti europei e il 31% da shop virtuali extra europei.
Gli ostacoli per lo sviluppo dell’eCommerce
1. Retail batte online (quasi) sempre
Per quanto i francesi risultano essere tra i più vivaci online, c’è un dato che però sorprende molto: più della metà dei consumatori, il 55% per la precisione, dichiara ancora oggi di preferire lo shopping tradizionale, cioè presso i punti di vendita fisici, così da poter vedere e provare direttamente i prodotti. Un limite che forse solo le nuove e più innovative tecnologie, come la realtà aumentata, consentiranno di superare.
2. Poca fiducia nei pagamenti online, il 24% dei francesi desiste
Un altro interessante limite per gli utenti francesi ad acquistare online è rappresentato dalla fiducia nella sicurezza dei pagamenti online con carta di credito, che ancora oggi rappresentano un fattore di rischio per il 24% dei consumatori, oltre che un tema sul quale certamente c’è ancora molto da lavorare.
3. Costi e tempi di consegna giocano un ruolo determinante
Inoltre, il 16% dei consumatori francesi dice di essere scettico nei confronti dei tempi di attesa per ricevere un ordine effettuato online e anche dei costi che la consegna comporta (rispettivamente l’8% per ciascuna delle due opzioni).
4. Un consumatore su 10 non ritiene di avere le skills necessarie
Infine, il dato forse più sorprendente riguarda il numero di utenti che dichiara di non avere le skills necessarie per poter effettuare un ordine tramite eCommerce, pari al 10% del totale degli utenti. Un dato che lascia certamente di stucco considerando, come abbiamo detto poco fa, che gli utenti connessi a Internet in Francia sono addirittura il 95%, una delle percentuali più alte d’Europa. Dunque, essere online non significa necessariamente avere consapevolezza delle opportunità che questo offre e avere tutte le competenze per poter essere automaticamente anche dei potenziali eShopper.
5. La sostenibilità rappresenta una grossa sfida per il futuro
“C’è grande aspettativa da parte dei consumatori riguardo a un codice di condotta più sostenibile da parte delle aziende che vendono online – ha dichiarato Marc Lolivier, Executive Director di Fevad (Fédération eCommerce et vente à distance) -. Qualsiasi tipo di attività economica ha un impatto sul pianeta, ma per ridurlo è necessaria un’azione sia da parte delle aziende che dei consumatori”. Una grande sfida per l’eCommerce francese – e non solo – è quindi senza ombra di dubbio quella dell’abbattimento delle emissioni inquinanti legate al trasporto degli ordini effettuati online. Sfida che si conta di vincere in diversi modi: in primis, investimenti da parte delle aziende. In secondo luogo, la sensibilizzazione dei consumatori anche attraverso un maggiore utilizzo di metodi di consegna degli ordini più sostenibili, come per esempio Locker e Punti di Ritiro. E diversi marketplace internazionali stanno investendo in tal senso proprio nel mercato francese.
Come già accennato, Vinted, la piattaforma creata per scambiare oggetti di seconda mano, ha recentemente lanciato proprio nell’area parigina il servizio Vinted Go per offrire una soluzione di pick-up drop-off con una propria rete di Lockers. AliExpress, invece, ha annunciato di voler espandere il servizio di ritiro presso i Locker in tutta Europa finalizzando alcune partnership strategiche anche in Francia con Relais Colis e Mondial Relay. Secondo quanto riferito da AliExpress, infatti, da quando sono stati integrati gli armadietti automatici, in media l’utilizzo giornaliero dei Locker da parte degli acquirenti francesi è triplicato. Sintomo, evidentemente positivo, che gli eShopper d’oltralpe sono assolutamente reattivi a tali stimoli.
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Continua a seguire il blog di GEL Proximity, nelle prossime settimane analizzeremo tutti i dati dell’eCommerce anche in altri Paesi europei. Stay tuned…