Redazione
19 Maggio 2022
Interviste

Valentina Pontiggia: eCommerce B2C in Italia nel 2022

Nel 2022 gli acquisti online degli italiani cresceranno ulteriormente del +14% raggiungendo quota 45,9 miliardi di euro. Il dato emerge dall’ultima indagine condotta dall’Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano e presentata in occasione di Netcomm Forum 2022, l’evento di riferimento per il mondo digitale sui temi dell’evoluzione dell’eCommerce, del digital retail e della business innovation a livello nazionale e globale.

Come anticipato nel nostro ultimo articolo dedicato agli impatti della Generazione Z sull’eCommerce, abbiamo rivolto alcune domande in merito ai numeri del mercato eCommerce in Italia a Valentina Pontiggia, Direttore Osservatori eCommerce B2c e Innovazione Digitale nel Retail del Politecnico di Milano. 

Nel 2022 l’eCommerce cresce ancora, ma tra 2020 e 2021 la crescita dell’eCommerce è stata più accentuata rispetto a quella riscontrata tra 2021 e 2022. Cosa dobbiamo aspettarci dunque nel prossimo futuro? L’eCommerce continuerà a crescere o rallenterà la sua corsa?

Analizzando il solo segmento dei prodotti, gli acquisti degli italiani attraverso il canale online nel 2022 arrivano a 34 miliardi di euro, in crescita del +10% rispetto all’anno precedente. Questa crescita ha però subìto una decelerazione, sia in termini percentuali – tra 2020 e 2021 i prodotti erano cresciuti del +18% e tra 2019 e 2020 del +47% – sia in termini assoluti: rispettivamente da +8 miliardi e +5 miliardi di euro agli attuali +3 miliardi. Questo risultato deve essere interpretato comunque in modo positivo: +3 miliardi è infatti una crescita allineata a quella registrata nel pre-pandemia. I risultati riscontrati nei due anni che sono stati i più colpiti dalla pandemia sono quindi stati influenzati da essa, per via delle chiusure dei negozi e del fatto che eravamo limitati nei nostri comportamenti abituali. Il fatto che oggi, tornando alla normalità, comunque l’eCommerce continui a crescere con tassi positivi ci fa ben sperare per il futuro. Ci sono inoltre altri fattori da verificare, come per esempio l’instabilità geopolitica che ha conseguito forti rincari del costo dell’energia e di alcune materie prime come il grano e l’inflazione alle stelle che conseguirà una diminuzione del potere d’acquisto degli italiani. Questi sono tutti fattori che andranno a condizionare anche l’andamento dell’eCommerce, dovremo capire come.

Quali sono i principali trend cui si è assistito nel 2021 e quali dovremo invece aspettarci per il 2022?

In primo luogo, nel 2022 i merchant lavoreranno tantissimo sull’ottimizzazione di tutti i processi, anche quelli che il consumatore non vede ma che sono importantissimi per il successo dell’eCommerce, come per esempio la logistica. La consegna di ultimo miglio sta infatti diventando sempre più complessa, oltre che un fattore critico di successo di queste iniziative. Questo comporta trovare anche delle alternative, come le integrazioni con i servizi “out of home”, tra cui Locker e Punti di Ritiro, un’offerta di livelli di servizi e costi diversi, una diversa attenzione all’ambiente e all’impatto su di esso. Questa ricchezza di soluzioni la si vede anche, per esempio, nel mondo dei pagamenti con il “Buy now, pay later”, ma non solo, si sta cercando di inserire strumenti che vadano sempre di più a sposare le esigenze variegate dei consumatori. Infatti, cresce anche il bacino di utenti dell’eCommerce, sempre più numerosi e vari, per cui si crea l’esigenza di generare ricchezza. Si lavora inoltre nella direzione di attrarre nuovi consumatori incontrandoli in punti nuovi di accesso come per esempio i social network

Nel medio lungo termine si assisterà invece a una sempre maggiore attenzione nei confronti del mercato dell’usato, il cosiddetto secondary market; ma anche del quick commerce, soprattutto nell’ambito del Food, con consegne sempre più rapide; e ancora nuovi trend tecnologici, dal metaverso al live streaming shopping fino al tema della sostenibilità. Infine, ci sarà una sempre maggiore integrazione tra online e offline. Importante però capire come sta cambiando il contesto in cui l’eCommerce opera: la pandemia, ad esempio, ha generato un ritorno alla prossimità con la riscoperta dei negozi di quartiere del loro valore di mercato. Negozi che stanno andando sempre di più nella direzione non solo di fare commercio e transazioni, ma anche offrire una serie di servizi al consumatore finale garantiti in appena 15 minuti. Per fare ciò è necessario lavorare molto anche sull’infrastruttura commerciale retail e sulla valorizzazione di servizi diversi, quindi su un’idea nuova di commercio.

Con il progressivo allentamento delle restrizioni legate alla pandemia, anche i negozi fisici stanno tornando alla “normalità”. Dobbiamo aspettarci che questo fattore inciderà sul mercato eCommerce? E cosa dovremo aspettarci dai negozi fisici? 

Il ritorno alla normalità da parte anche dei negozi avrà delle ripercussioni anche sull’andamento dell’eCommerce, però quello che vediamo è che sempre di più i retail cercano di non mettere a confronto questi due canali, ma al contrario di unirli in una strategia congiunta che sappia valorizzare i punti di forza dell’uno e dell’altro, in particolare velocità e ampiezza dell’offerta per quanto riguarda l’online, e componente relazionale per quanto riguarda i negozi. Elemento, quest’ultimo, sul quale i negozi spingeranno sempre di più. La sfida per il futuro è quindi costruire un equilibrio tra questi due canali, con l’obiettivo principe di creare valore verso i consumatori finali e con un’attenzione anche verso i costi. 

Quali sono i segmenti di mercato più “vivaci” sotto il profilo dell’eCommerce? Ci sono nuovi comparti merceologici che si presume in futuro prenderanno più spazio online?

I comparti più dinamici sono anche quelli più immaturi, cioè con un tasso di penetrazione e un rapporto tra consumi online e consumi totali più basso, come ad esempio il Food & Grocery che sarà il comparto più dinamico nel 2022 (+17%) e che ad oggi ha un tasso di penetrazione pari appena al 3%. Crescono anche Home Living e Beauty, mentre rallentano leggermente altri comparti più maturi come l’Abbigliamento (+10%) e l’Informatica & Elettronica di consumo (+7%). Necessario sottolineare però che questi sono ormai settori in cui un terzo degli acquisti viene generato sul canale online. C’è quindi ancora molto da lavorare su quei comparti ancora poco sviluppati online dal momento che vi è ancora ampio spazio di crescita e miglioramento su tutti i comparti. 

Abbiamo accennato al tema del social commerce. Un trend momentaneo o una tendenza destinata a durare nel tempo? 

Il social commerce è un tema che in realtà si sta studiando già da diverso tempo. Ci sono state diverse sperimentazioni e negli ultimi anni l’attenzione nei confronti di questo mondo sta crescendo dal momento che gli utenti spendono sempre più tempo su canali diversi. Ecco quindi che i social media diventano un canale importante di acquisizione di nuovi clienti o di racconto di valori del brand che possono qui sperimentare nuovi formati di adv e nuove modalità di vendita, come l’acquisto diretto tramite i social per aumentare la conversion. In altre parole, sì, sono state gettate le basi per uno sviluppo importante anche di questo canale. 

 

Ringraziamo Valentina Pontiggia e vi diamo appuntamento ai prossimi eventi dell’Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano nei quali non mancherà l’opportunità di approfondire ulteriormente i servizi di Prossimità e il contributo di GEL Proximity per il mondo eCommerce. 

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